Pasta al forno
come vuoi tu
INGREDIENTI
Lasagne o penne
Sugo con la carne o con le polpettine
Salame o mortadella
Mozzarella e/o fontina
Sottilette se è opportuno
Uovo o no
Besciamella forse
Wurstel in segreto
Ricotta forte, pollu cusutu ‘n culu, frisa sbriciolata, per “fare salentino”
Di destra o di sinistra, tradizionale o pop, con possibili aperture all’avanguardia: la pasta al forno di un addetto stampa è una ricetta buona per ogni commensale.
C’è la versione leggera e quella pesante: il discrimine è segnato dall’uovo sodo. Il sugo con la carne o con le polpettine: si può scegliere cosa crociare, oppure votare entrambi. Sul ripieno si gioca il compromesso politico: di sicuro un salume – meglio se più d’uno – ci deve essere: «la salame» (nel Salento si declina al femminile) non delude, ma la mortadella è la morte sua. Poi un formaggio: mozzarella e/o fontina, oppure un paio di sottilette, sempre che a tavola non ci siano conservatori. La besciamella può fare il suo ingresso in coalizione ad amalgamare il tutto.
Che pasta usare? Lasagne o penne? Fatta in casa o avanzata dal giorno prima? Tutto è lecito, purché ottenga consenso. Almeno quattro gli strati: lo stanato della pasta al forno, la legge è chiara, è suolo edificabile.
Il wurstel, vecchia volpe dai poteri occulti, finirà per ritrovarsi nell’impasto.
E il Salento, dove lo mettiamo? «Giocati la ricotta forte o, che so, lu pollu cusutu ‘n culu, la frisa sbriciolata! Insomma: minti quiddhu ca vuei». Ok, il messaggio è chiaro.
«E se avanza sugo, fai la scarpetta».